Il semplice fatto di impegnarti a cercare la Via ti porta già sulla Via. Impegnatevi quotidianamente, la pratica non sarà dannosa. In generale sia nel nostro mondo che in India e in Cina, viene seguito l'insegnamento di Buddha, ogni scuola a proprio modo, ma prevale nello zazen la pratica dello stare seduti impegnandosi senza fare nient'altro. Pur essendoci varie tecniche, situazioni e persone diverse, praticate lo zazen. Non rinunciate allo spazio che riservate alla meditazione per girovagare tra la polvere del mondo. Basta una mossa falsa e vi allontanate dalla Via. Vi è stata concessa l'opportunità di incarnarvi in forma umana, non sprecate il vostro tempo. Portate il vostro impegno per la realizzazione della Via indicata dal Buddha. Vorreste perdere l'attimo che dura il tempo di una scintilla? Peraltro, la realtà della vita è come la rugiada sull'erba, dura un momento e poi svanisce. Per favore, nobili praticanti della meditazione zen, abituati a cercare nel grossolano, nella forma materiale e nel buio, non abbiate paura del vero drago. Dedicatevi alla Via, all'assoluto, alla meditazione, con massimo impegno. Non affidatevi alla cultura e all'azione, ricercate la Via, continuate a praticare la Via e diventerete la Via come gli antichi che vi hanno preceduto. Il tesoro vi viene dato spontaneamente e potete attingervi copiosamente.



Commento:

Queste sono le raccomandazioni conclusive di Dōgen. Ovviamente non ci dice che la Via è immergersi completamente nell'azione, vivere solo per l'esteriore, ma non ci dice neanche di ritirarci totalmente nell'interiorità o in una grotta. La vita è breve e ci consiglia di viverla a contatto con il tesoro dal quale possiamo attingere, di restare immobilii, interiormente, nel centro del nostro essere senza sentirci negativamente coinvolti da tutto il divenire intorno a noi mentre lo viviamo. Ci esorta a concentrare il nostro sforzo senza disperderci sprecando tempo inutilmente alla ricerca di azioni superficiali che portano a un vicolo cieco incompatibile con la Via. Ci ha messo sulla buona strada e promette che si tratta dell'unica Via.

Quando ci sembrerà di sprecare il nostro tempo e ritornare nel grossolano e nel buio dovremmo, quindi, pensare che la Via ci concede, seguendola, il vantaggio che è sempre presente. Il nostro centro non si allontana mai da noi, è ovunque. Per Dōgen siamo esseri spirituali a cui è stata concessa un'esperienza terrena, non apparteniamo a questo mondo, il nostro mondo è dedicarci alla Via, è un viaggio di ritorno al punto dal quale siamo partiti che compiamo riportando la nostra mente sempre al presente.





Tempio




- Non ti ho detto

Di non sfuggire a me
Mi troverai come una sorgente
Ovunque vai in quel miraggio
Persino se mi abbandoni
Con rabbia per centomila anni
Alla fine ritornerai
Visto che sono la tua casa finale.

Non ti ho detto

Di non essere ingannato con
I lustrini nella vita
Io sono la tua realizzazione finale.

Non ti ho detto

Che sono il mare e tu sei il pesce piccolo
Meglio che rimani con me
Di non avventurarti sulle sponde secche.

Non ti ho detto

Di non andare verso la trappola
Come l'uccello allettato dall'esca
Ritorna da me, sono la tua forza illimitata.

Non ti ho detto

Altri spegneranno il tuo fuoco
Rimani con me che ti metterò
In fiamme e scalderò la tua anima.

Non ti ho detto

Altri ti deluderanno
Perderai la fonte
Di conforto che ti ho trovato.

Se sei illuminato tramite
La lanterna del tuo cuore
Guidandoti verso la casa di Dio
Guardami, potrei essere la strada. -

Jalal ad-Din Rumi











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