La Via è perfettamente e intrinsecamente presente ovunque, per quale motivo dovremmo ricercarla attraverso pratiche e tecniche di risveglio?



Commento:

Il maestro Eihei Dōgen inizia così le sue raccomandazioni generali sulla pratica della meditazione zazen. Osserva che l'assoluto è presente in tutte le cose e, di conseguenza, può apparire evidente che se un qualcosa ci pervade completamente non abbia bisogno di essere cercato. Il testo è stato scritto per chi non ha nessuna esperienza nella meditazione e affronta passo passo anche la corretta posizione da assumere per meditare.

Siamo immersi in una contraddizione: siamo connessi con la Via e nello stesso tempo abbiamo un corpo e una mente mortali. Dōgen ci comincia a rivelare, con la sua domanda, una realtà paradossale. Una dualità che ci fa porre un'altra domanda: qual'è l'essenza di quello che percepiamo? L'unico principio che sostiene tutta l'esistenza è l'unità. La dualità è un'apparente opposizione, non possiamo essere separati dalla Via se non per causa delle nostre credenze, è la nostra origine, ma non ne siamo consapevoli.



- "Neppure la morte è da temere per chi ha vissuto con saggezza". - Gautama Buddha



Architetto - simbolo giapponese


- Se pensi che si possa conoscere la Verità dalle parole, se pensi che il Sole e l'Oceano possano passare attraverso quella piccola apertura chiamata Bocca. Oh, qualcuno dovrebbe cominciare a ridere! Qualcuno dovrebbe cominciare a ridere di gusto. Ora - Hafiz










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